Guarda che Luna
Luglio 20, 2019
foto Alberto Battarelli

L’uomo che giocava con la Luna

In Vallarsa un’installazione di Osvaldo Maffei per celebrare l’anniversario

Non a testa in su ma stregata dal tubo catodico. Così la gente del Bel Paese, raccolta con amici e parenti su un divano o intorno al tavolo di un bar, accolse il primo passo sulla luna. Per il mondo che rimase quaggiù, il cambio di prospettiva sulla terra fu una rivoluzione della comunicazione di massa, un evento avventuroso e indimenticato soprattutto dai bambini. A quell’atmosfera stupita si rifà 50 anni dopo l’installazione dell’artista di Sasso di Nogaredo Osvaldo Maffei, presentata in anteprima al laghetto di Poiani di Vallarsa nel giorno dell’anniversario dell’allunaggio. L’esposizione dell’opera è stata inserita in “Whatta Moon!”, una serata rivolta ai giovani che ha incluso performance artistiche, musica live e divertimento, un po’ per ricreare lo spirito d’aggregazione d’allora, un po’ perché la società dello spettacolo, dopo quel passo epocale, nel frattempo è cambiata.

La notte sulla luna in Vallarsa è iniziata col concerto acustico del cantautore Davide Prezzo, che ha presentato il suo ultimo disco “Da che parte stai”, dopodiché si è svolta la performance  “A che ora è l’allunaggio? A che punto eravamo?”: un momento di teatro e musica (un attore e due chitarre) che, ricordando la discussione pubblica sull’allunaggio, inscenava l’immaginario collettivo del 1969 con letture e canzoni, evocando la scena, i discorsi, la cultura allora in voga.

É seguito “L’uomo che giocava con la luna”, un “intimo revival di quel 20 luglio di 50 anni fa che ho inserito nel mio ciclo “La danza delle falene”, racconta Maffei, “un progetto in tre parti inaugurato nel 2013”. Per “Guarda che luna” l’artista ha recuperato e allestito il vecchio televisore di famiglia, immaginandolo come il centro di un salotto naturale ricavato nella location. Il pezzo forte dell’installazione erano le immagini originali dell’allunaggio, ritrasmesse assieme alla celebre telecronaca di Tito Stagno. Per ricreare e sintetizzare l’emozione di quell’evento pop collettivo (la diretta nazionale della missione durò 25 ore e 30 milioni di italiani videro la passeggiata lunare), “le immagini originali tornate sul televisore sono state accompagnate dalle note galattiche di Brian Eno sullo sfondo del laghetto Poiani” ha spiegato Maffei.

“Nel ’69 avevo 6 anni, perciò il via alla registrazione è stato dato da un bambino della stessa età accompagnato da me mano nella mano fino al televisore, a rappresentare la nostalgia di quel tempo e un passaggio di testimone”. Dopo la performance, la notte è proseguita con una selezione musicale a cura di Dj Fox. Durante l’evento il Kiosko Poiani ha proposto cibo e cocktail ispirati alla luna.