VIGILIUS Südtirolo Pride
Giugno 27, 2025

“Laddove un confine nasce, c’è bisogno di qualcuno che lo scavalchi, lo attraversi.”

“Wo eine Grenze entsteht, braucht es jemanden, der sie überschreitet.” Alexander Langer (1946-1995)

Vigilius torna a Bolzano, un tempo parte della diocesi di Trento, e nello scavalcare un confine fisico ne attraversa anche uno simbolico. Questo passaggio si manifesta nel suo stesso corpo e nei suoi attributi iconografici: lo zoccolo chiodato con cui fu lapidato è ora una vertiginosa scarpa lucente. Trasgressione, questa, che Vigilio non può permettersi di evitare, poiché, come ci ricorda Alexander Langer, “tradire” le proprie radici è un modo per amarle meglio.

Ed è infatti la radice stessa del nome Vigilio che lo caratterizza come colui che è sveglio, attento; colui che vigila. Vigilio è dunque woke in senso radicale: non semplicemente consapevole, ma profondamente vigile su ciò che accade ai margini dell’identità, della fede, dell’ordine costituito. Non dorme, non si ritrae, ma abita la soglia — là dove il senso vacilla e può rifondarsi. Vigilio veglia su ciò che è fragile, su ciò che cambia, su ciò che viene escluso: non per fissarlo, ma per riconoscerlo.
Da proselitista, Vigilio diventa così imparziale guardiano della pluralità queer e, proprio come Sylvia Rivera, è pronto a scagliare il suo tacco dodici contro chi — nel nome di un ordine immutabile — pretende di fissare identità rigide, di cancellare la complessità, di silenziare il dissenso.
È proprio nel varcare i confini, nel dimorare negli spazi liminali, che la realtà svela il suo volto più autentico e perturbante — ed è qui che avviene il generare: non come riproduzione dell’identico, ma come fioritura del possibile. Vigilio non si limita a custodire: egli partecipa all’atto radicale di dare vita a nuove forme di coesistenza, nuove visioni, nuove alleanze, e lascia che l’amore per le radici si esprima anche come rifondazione delle stesse.

Martina Maddaluno

“”Il Südtirolo Pride è l’occasione per focalizzare quelle istanze normative necessarie per una vita più dignitosa per le persone LGBTQIA+. Crediamo che il nostro territorio, se si dotasse di questi strumenti normativi, garantirebbe una più diffusa cultura del rispetto, del riconoscimento e di sicurezza non solo per un gruppo minorizzato, ma per tutte le persone. Il Pride è delle persone LGBTQIA+, ma riguarda tutta la comunità sudtirolese.

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